Nontiscordardimé 2017
Torna la giornata nelle piazze di AIMA Reggio Emilia!
Sabato 25 marzo dalle 09.00 alle 13.00 vieni in piazza e scegli la tua piantina di nontiscordardimé. Il tuo contributo andrà a sostegno dei Caffè Incontro che AIMA Onlus Reggio Emilia gestisce nei Comuni che partecipano all’iniziativa!
Ci trovi a:
Bagnolo in Piazza Garibaldi
Correggio in Corso Mazzini
Montecavolo presso il Conad
Poviglio in Piazza Umberto I
Reggio Emilia in Piazza Fontanesi
Reggiolo in Piazza Martiri
Cosa sono i Caffè Incontro?
Sono momenti di ritrovo realizzati all’interno di sei Centri Sociali della Provincia di Reggio Emilia per favorire il mantenimento della socializzazione dei familiari e delle persone con demenza, impegnandole in attività di stimolazione delle abilità e delle capacità ancora presenti, in compagnia di volontari e operatori specializzati.
Grazie al sostegno dell’AUSL e dei Distretti socio-sanitari di Reggio Emilia, Guastalla e Correggio, nel 2016 abbiamo erogato 456 ore gratuite di Caffè Incontro a 290 persone e abbiamo portato in vacanza al mare per una settimana 44 persone. Ora chiediamo anche il tuo aiuto per dare continuità agli incontri dei Caffè, garantire l’ormai consueta settimana al mare e attivare un nuovo progetto di musicoterapia!
Perché un Nontiscordardimé?
Il Nontiscordardimé (Myosotis) – minuscolo e delicato fiore selvatico dai petali azzurro intenso – è sempre stato considerato simbolo del ricordo, dell’amore e della speranza; sboccia in primavera sulla cosiddetta ‘erba dell’amore’, una piantina che cresce in luoghi umidi e ombrosi, selvatica nei boschi o coltivata nei giardini.
Durante l’epoca vittoriana (1837-1901), l’interpretazione del linguaggio dei fiori lo collegò alla fedeltà del vero sentimento amoroso duraturo e indimenticabile, motivo per cui il myosotis adornava l’abbigliamento delle donne innamorate.
Il Nontiscordardimé è stato adottato a livello internazionale come simbolo di speranza dalle associazioni che rappresentano le persone con demenza e i loro familiari. In Italia è anche stato scelto come fiore ufficiale della Festa dei Nonni, introdotta come ricorrenza civile per il 2 ottobre di ogni anno a partire dal 2005, quale momento per celebrare l’importanza del ruolo svolto dai nonni all’interno delle famiglie e della società in generale.
Perché sostenere i Caffè?
Guarda le testimonianze dei famigliari nei video sul Canale YouTube AIMA.
Angela, famigliare: “… al Caffè Incontro ho imparato a conoscere la malattia, non a temerla. Ho imparato ad accettarla ed ho imparato a trovare la luce dove all’inizio c’era solo buio, perché diversamente non si riesce ad andare avanti. Io sento proprio il calore familiare quando arrivo al Caffè, per me è molto importante questo: sentirmi veramente libera, come lo sono nella mia famiglia“.
Angela, famigliare: “…venire al Caffè Incontro ha significato una svolta molto importante nella mia vita, perché ho capito che la malattia non era solo sofferenza, dolore o prendersi cura di una persona, ma era anche amore, era gioia: io potevo trovare ancora dei momenti di gioia, di contatto con mia madre. Abbiamo cominciato a interagire con piccole cose, piccole frasi, piccoli segreti tra noi che hanno dato una svolta importante al nostro rapporto.”
Paola, famigliare: “mi ha insegnato a non prendere tutto sul serio, a non prendere sul serio le sue parole quando non sono simpatiche, un gesto che a volte tu scateni senza rendertene conto, non ti aspetti una reazione magari negativa. Metterti a confronto con le altre persone, poter fare domande a chi ne sa, sicuramente mi ha aiutato. E di conseguenza ha aiutato anche mia madre“.
Tiziano, famigliare: “il Caffè è un’ancora di salvezza – anche per la persona con demenza – grazie alle attività svolte, alle feste, ai balli, nel confrontarmi con altri familiari, ricevere consigli, parlare con gli psicologi. Mi ha insegnato ad accettare malattia”.